lezioni americane

Lezioni Americane – six memos for the next web

La settimana scorsa ho tenuto una lezione in un corso di formazione per operatori dell’Asl di Monza. Cosa c’entrano le Lezioni Americane?

Nel preparare la presentazione che ha fatto da traccia ai miei sproloqui 🙂 ho avuto ad un certo punto una di quelle illuminazioni che ti mettono davanti agli occhi una cosa facile, scontata… talmente facile che non te ne eri mai accorto.

Riguarda i six memos for the next millennium, ossia le lezioni americane che Calvino stava preparandosi a tenere in un prestigioso ciclo di conferenze estive dell’università di Harvard  – oltre a lui, mi risulta che dall’Italia sia stato invitato solo Umberto Eco… insomma roba seria, ecco.

Come forse saprete, Calvino è morto poco prima di tenere le conferenze, e il testo dell’ultima non è mai stato ultimato. Quindi questi cinque o sei “appunti per il prossimo millennio” sono un po’ il suo testamento, e di fatto contengono una bella sintesi del suo modo di scrivere e di lavorare con la lingua, ma anche di vedere il mondo – e di mettere ordine a livello teorico nella sua produzione, se volete. E il prossimo millennio è arrivato, intanto, è qui e ci circonda – e l’e-book con le lezioni americane (se non volete la carta) è una di quelle letture che se appena vi interessate alla comunicazione, dovreste procurarvi.

Come ci ricorda wikipedia, gli appunti che Calvino ha inviato al nostro millennio riguardano:

  1. Leggerezza
  2. Rapidità
  3. Esattezza (nel senso di precisione, di non-divagazione)
  4. Visibilità
  5. Molteplicità
  6. Coerenza (solo progettata)

Ditemi voi se non sono gli attrezzi dello scrivano al tempo del web 2.0, e se non potrebbero benissimo figurare in uno di quei mille post su “come scrivere per il web” che impazzano in tutti i corsi on-line per socialmedia managers e simili.

Per questo, quando Wired Italia ha provocatoriamente proposto le sue tracce per i temi della maturità, io ho aggiunto questa, come tema di italiano:

Pare sia piaciuta, ha avuto anche qualche retweet.
In ogni caso, fa piacere vedere che il buon vecchio Calvino ha da dire, da insegnare ai tempi di internet. Del resto, come diceva lui stesso: un classico è un testo che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.

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